Mercoledì 13/12 ore 19 – In nome del decoro

In nome del decoro – verso la tre giorni di Febbraio

Dal 23 al 25 Febbraio a Bologna si aprirà uno spazio di discussione chiamato “Una decorosa repressione”: tre giorni di discussioni e incontri su corpi, decoro e repressione.

Per lanciare quelle giornate pensiamo utile partire dalla questione del decoro, strumento retorico che è necessario decostruire per capire soggetti, azioni e reazioni che mobilita.

Proviamo a immaginare lo spazio pubblico come un campo di forze, attraversato da forze più o meno organizzate, che si muovono dall’alto o dal basso, che operano sul piano del simbolico e/o del materiale. Qui si generano i rapporti di forza che informano e danno una struttura a una piazza, una strada, un quartiere, una città.

Tutto compartecipa alla definizione dello spazio che abitiamo e/o attraversiamo:residenti, associazioni, collettivi politici, frequentatori di bar e locali, chi semplicemente in strada ci vive.
Il discorso sul decoro urbano rimbalza da blog e pagine facebook, è amplificato e cavalcato da quotidiani e amministratori locali, ha effetti poi sulla realtà e legittima interventi e comportamenti repressivi.
Alimentando la paura del diverso, dell’Altro, dell’imprevisto che non si conforma alla città decorosa questo deve essere corretto o espulso.

I cittadini si organizzano per ripulire i muri dalle scritte, i sindaci e i questori mettono al bando soggetti sgraditi con daspo urbani e fogli di via.

L’immensità e la solennità della questione della Paura rende lo strumento del decoro e della sicurezza del cittadino quasi un elemento salvifico da venerare, una nuova religione senza la quale l’intera società sarebbe destinata alla “barbarie”. Nei fatti diventa uno strumento di controllo e repressione di soggetti e comportamenti non direttamente orientati al consumo. Come spiega Carmen Pisanello, autrice di “In nome del decoro” :

“Il tema del decoro ha iniziato a essere affrontato in Italia con l’idea di proporre una riflessione sulla sicurezza urbana che prendesse sul serio le paure dei cittadini, facendo leva su concetti come il degrado, il decoro e le inciviltà urbane […] ciò che viene normato allo scopo di garantire una convivenza pacifica, sembra non essere una gestione dello spazio pubblico con una prospettiva di creazione e coesione comunitaria, ma al contrario la tutela degli interessi particolari sullo spazio pubblico”.

“Se le nostre città fanno schifo, sembrano dirci i solerti tutori del decoro, la colpa è di quelli che stanno peggio di noi, e che minacciano le nostre sicure case europee. E’ dunque dagli angusti tinelli delle nostre illusioni borghesi, dunque, che attacchiamo le strade e le piazze delle città, nell’illusione di depurarle dai conflitti che da sempre le animano e le fanno crescere.”

Parleremo di tutto questo e molto altro il prossimo mercoledì 13/12 in via Zamboni 38.
Sarà presente l’autrice del libro Carmen Pisanello, realtà attive nella zona universitaria tra cui il Collettivo Universitario Autonomo e alcun* compagn* che presenteranno la tre giorni in programma per la fine di febbraio